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Fiorentina-Milan 1-2 vince la Curva Fiesole

La Fiorentina perde in casa allo stadio Franchi di Firenze contro il Milan. Una serata delicata ed emozionante per ille miliardi di motivi, la prima partita al Franchi senza Joe Barone col pensiero rivolto alla memoria del direttore generale prematuramente scomparso in tragiche circostanze. Una stupenda coreografia che ingloba sia la Curva Fiesole che la Maratona è il giusto omaggio alla memoria sia del compianto direttore Joe Barone che per tutti coloro che se ne sono andati troppo presto e hanno creato, vissuto e onorato la Curva Fiesole.

L’importanza del ricordo che è una parte di fondamentale importanza per chi vive lo stadio da sempre e il sacrificio di chi ha contribuito a rendere indelebile la Curva Fiesole nella storia. Due rondini che portano in cielo un giglio nel becco metafora che lega l’essere fiorentini e l’etetrnità verso tutte quelle anime che hanno dato a Firenze e la Fiorentina vanto e gloria come scritto dalla coreografia in Maratona e come recita il nostro inno. Una Curva Fiesole che vince sia sul campo che sugli spalti, dando alla Fiorentina un sostegno unico ed incontrastato per tutti i 90′ con un grande applauso a fine gara che consolida sempre di più il legame tra la squadra e i suoi tifosi.

Nell’ora di sconforto e di vittoria recita ancora il nostro inno e cosi sia sempre perché la Fiorentina non si discute, si Ama! Una gara che vede la Fiorentina cedere il passo al Milan secondo in classifica, apparso squadra forte e concreta, strutturata per ambire ad alti vertici di classifica con individualità importanti tra le sue fila. I rossoneri conducono una gara ad armi pari con la Fiorentina anche se nel primo tempo il pari a reti inviolate sembra andar stretto alla squadra di mister Pioli. La Fiorentina però le tenta tutte e non lascia niente di intentato vendendo cara la pelle. I rossoneri passano per primi in vantaggio in apertura di ripresa con Tiaw troppo solo in area piccola propiziato da un assist di tacco di Leao, fulmine in discesa sulla fascia destra che mette in mezzo un cross basso vincente.

Passano pochi minuti e la Fiorentina fa capire che non ci sta, Duncan con un bel tiro da fuori area trafigge Maignan piazzando un preciso colpo di biliardo con la palla in buca d’angolo e pareggiando momentaneamente i conti. Poco però il tempo di gioire per la Fiorentina, che il Milan riparte in contropiede col fulmine Leao e dopo una discesa olimpica sulla fascia batte Terracciano in uscita alla disperata nel tentativo di evitare il gol. Un colpo duro che però non doma la Fiorentina. I viola restano in partita e mettono pressione al Milan creando buone e pericolose azioni offensive che il solito Maignan i serata di grazia si supera sventando più volte il possibile pareggio gigliato.

Un pareggio che sarebbe stato oltremodo giusto per quanto profuso in campo dai giocatori viola ma stavolta come spesso accade il calcio e la fortuna non aiutano la Fiorentina costringendo la viola a subire una sconfitta che avrebbe preferito evitare per mille miliardi di motivi. Peccato perché il pari sarebbe stato anche giusto, resta comunque l’onore delle armi per una gara combattuta alla pari contro un avversario più forte e temibile che merita ampiamente il posto ricoperto in classifica.

Rimane la bellezza e il cuore di uno stadio che ha dato e continua a dare sempre l’anima per la sua squadra, la sua città e i suoi colori restando sempre al suo fianco, condotto da una Curva Fiesole che dire magnifica è dir poco.

Nicola Biagi

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