Ripensando a una vecchia canzone della leva calcistica della classe ’68 tornano in mente le parole del testo. Il sole batteva sui tetti dei palazzi in costruzione e batteva sul campo di pallone, vento e polvere, che tira vento e poi magari piove.
Eccolo si vedeva Nino che camminava con le scarpette di gomma dura, aveva 12 anni e il cuore pieno di paura…..”Nino” non dovevi aver paura di tirare un calcio di rigore non era e non è da questi particolari che si giudica un giocatore. Vero, un giocatore lo si vede dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia, ma anche sopratutto da come sta in campo, da come si comporta sempre, in campo e nella vita…Oggi “Nino” cammina che sembra un uomo, domani affronterà la vita o sul campo di pallone o nel mondo.
Ma “Nino” come tutti i ragazzi di questo mondo da oggi avrà la possibilità di poter avere una casa, non un tetto di periferia coi palazzi in costruzione, oggi “Nino” avrà un campo di pallone, non con vento e polvere, a con un manto da sogno, e poi le scarpette di gomma dura saranno belle e lucenti quasi come il motore del 2000. Tutto questo oggi avviene ed avverrà in quella struttura che ieri sera è stata inaugurata e consacrata alla casa del calcio, quella struttura alle porte di Firenze nel comune di Bagno a Ripoli si Chiama Viola Park Rocco B. Commisso.
Un complesso sportivo unico dove la Fiorentina trova dopo 97 anni di storia finalmente la sua casa, una casa che ospiterà Nino e il suo calcio e che resterà a Firenze, alla Fiorentina e ai fiorentini, dove ognuno potrà crescere e sognare il proprio sogno calcistico. Un sogno che nasce da un sogno, dal sogno di quel signore che è Rocco Commisso, capace di creare quello che nessuno ha mai osato sognare per poi realizzare.
E adesso vai “Nino” metti il cuore dentro alle scarpe e corri più veloce del vento. Buona fortuna ragazzi sognate, sognate sempre e sognate il Viola Park e sempre Forza Viola!
Nicola Biagi